venerdì 20 febbraio 2009

Opinioni sulla fiducia


Dal numero di Febbraio di "Rogate ergo"


Frère Roger

"Aprendo il vangelo, ciascuno può dirsi: queste parole di Gesù sono un pò come una lettera molto antica che mi è stata scritta in una lingua sconosciuta. Siccome mi è stata inviata da qualcuno che mi ama, cerco di comprenderne il senso e provo subito a mettere in pratica nella mia vita il poco che ne afferro...

All'inizio non sono le vaste conoscenze che contano. Avranno certo un loro grande valore. Ma è attraverso il cuore, nella profondità di se stesso, che l'essere umano comincia ad afferrare il Mistero della Fede- Le conoscenze verranno. Tutto non è dato immediatamente. Una vita interiore si elabora a poco a poco. Ci addentriamo nella fede oggi un pò più di ieri, avanzando per tappe.

All'intimo della condizione umana rimane l'attesa di una presenza, il silenzioso desiderio di una comunione. Non lo dimentichiamo mai, questo sdemplice desiderio di Dio è già il principio della fede.

E poi, nessuno riesce a comprendere tutto il vangelo da solo. Ciascuno può dirsi: in questa comunione unica che è la Chiesa, ciò che non comprendo della fede, altri lo comprendono e lo vivono. Non mi appoggio solamente sulla mia fede, ma sulla fede dei cristiani di tutti i tempi, quelli che ci hanno preceduti, a partire dalla Vergine Maria e dagli apostoli fino a quelli di oggi. E giorno dopo giorno mi dispongo internamente ad aver fiducia nel Mistero della Fede.

Allora è chiaro che la fede, la fiducia in Dio, è una realtà semplicissima, così semplice che tutti la possono accogliere. E' come un sussulto ripreso mille volte lungo tutta l'esistenza e fino all'ultimo soffio".

(Una realtà semplicissima)

martedì 3 febbraio 2009

Senso della vita, acqua nel deserto (Rogate ergo, gennaio 2009, Editoriale di don Palumbieri)


Il numero di Rogate ergo in oggetto è dedicato al tema della scoperta del senso.
Ecco alcune suggestioni dell’editoriale di don Sabino.

“Dalle caverne dell’uomo si è passati oggi all’uomo-caverna. Con una sensazione di profondo vuoto.” La carenza di senso provoca disagio esistenziale.
“L’uomo moderno si può paragonare a chi, durante il viaggio, pensa alla perfezione dei dettagli della fuori serie, ma senza curarsi della meta.”La mancanza del fine diventa corsa verso la fine.
“La domanda multipla del senso donde vengo, dove vado, per dove andare è codificata nella coscienza da sempre. Cosa è – ci possiamo chiedere – che oggi la rende occasione di destabilizzazione? E’ proprio lo svuotamento del carburante dello spirito al suo ultimo stato. Missili nel cielo e vuoto nel cuore: ecco la condizione del tempo.”
“Urge ritornare nella interiorità, ove abita la verità come osserva Agostino. La coscienza inabitata dai valori è orientata verso il fine. E così si percepisce il ben-essere, non a livello funzionale bensì a livello di essere.”
“Il disagio esistenziale dei giovani testimonia drammaticamente l’ineludibilità del senso della vita. E’ uno tsunami silenzioso che devasta e minaccia la speranza … E’ possibile la terapia?
“Il ritrovamento del senso della vita è ridare ossigeno allo spirito. La speranza è il respiro della storia sul piano individuale e collettivo. Non si può vivere senza respirare. Non si può vivere senza sperare. E non si può sperare se non c’è un senso, una direzione verso un traguardo positivo che ci attende”.
“Allora Cristo è la speranza ancorata.”

domenica 1 febbraio 2009

"La fiducia nell'iniziativa di Dio e la risposta umana"

Questo il titolo del messaggio del Papa per la prossima GMPV.
Il Papa ci invita a una preghiera ininterrotta e fiduciosa consapevoli che la vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata è uno speciale dono divino.
"Nostro primo dovere è mantenere viva questa invocazione dell'iniziativa divina ... perchè l'intero popolo cristiano cresca nella fiduci in Dio".
Il Papa ci invita a contemlpare il mistero eucaristico, il dono per eccellenza, fonte e sostegno per il dialogo vocazionale, per tutti i fedeli e in maniera particolare per i presbiteri.
"Questo intreccio d'amore tra l'iniziativa divina e la risposta umana è presente in maniera mirabil nella vocazione alla vita consacrata".
Molto interessante il legame che Benedetto XVI invita a cogliere tra la parabola dei talenti e il gesto di Pietro che, fiducioso nella parola di Gesù, getta ancora le sue reti.
Il Papa conclude con l'affidamento a Maria e con l'esrortazione a non scoraggiarci di fronte alle difficoltà e ai dubbi invitandoci a stupirci e ad adorare Colui che ha il potere di fare "cose grandi".
Di seguito il link da cui accedere al messaggio
http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=4579

intenzione di preghiera

Una preghiera e la gratitudine per tutti i consacrati e le consacrate che vivono e lavorano nella nostra regione.

messaggio vita consacrata

http://www.chiesacattolica.it/cci_new/news_images/2009-01/12/Messaggiovitaconsacrata.pdf